lunedì 28 ottobre 2013

Amiamo nel modo in cui mangiamo!


Amiamo il modo in cui mangiamo.
Per noia, per distrazione, per vuoto, per bisogno.
Raramente con quel gusto che e' amore.
Come quando ci abbuffiamo senza entusiasmo e senza fare distinzione.
Oppure digiuniamo, e crampi di pensieri ci dilatano lo stomaco senza farci dormire.
Amiamo come mangiamo...
Ma il pericolo maggiore e' non sentire piu' alcun sapore.

Dalla pagina FB di "Ossimoro Tossico"


giovedì 24 ottobre 2013

Bacche di Goji e meraviglie del marketing

Le "Bacche di Goji" in questo periodo rientrano tra le parole chiave più cercate del web, quindi, grande interesse tra i consumatori verso i prodotti e le sostanze naturali, ma anche la forza del marketing on line, in grado di creare fenomeni di massa, come quello legato a questi "frutti rossi", si perchè di frutti rossi si tratta, il loro contenuto nutrizionale è quasi uguale e le loro proprietà quasi identiche e cioè, capacità di combattere i radicali liberi e prevenire l'invecchiamento della pelle.
Gli effetti antiossidanti si ottengono, dunque, non solo consumando bacche di goji, ma anche comuni frutti di bosco (more, mirtilli, lamponi, ecc) e le fantastiche arance rosse siciliane.            

"Cucina Naturale" Novembre 2013

Corso teorico-pratico di
 “Cucina Naturale”

“La cucina dell’autunno”


· La zucca-10 novembre ore 18.00
·  Gnocchi, tagliatelle, ma anche pane, contorni, focacce e torte, la protagonista emblematica di questa stagione.
· Il mais-17 novembre ore 18.00
·        La polenta, gli abbinamenti per completarla, il pane di mais e un pizzico di cucina internazionale.
· La frutta di stagione-24 novembre ore 18.00
·          Castagne, melograno, pere, cachi e mele nel dolce e nel salato.
· Una cena per gli amici-1 dicembre ore 18.00
·         Una cena d’autunno per gli amici.

Il corso si terra’ presso la “Locanda del Proconsole” in corso di Porta Romana. Comprende le dispense e gli assaggi ed e’ obbligatoria la prenotazione. 
La disponibilità’ alla partecipazione e’ legata al numero massimo di partecipanti (20).





Tel. 335.457032

mercoledì 9 ottobre 2013

Le farine e il biologico



Non è sempre possibile acquistare prodotti biologici, sia per disponibilità che per i costi elevati, ma su alcuni alimenti non dovremmo mai transigere. Un esempio per tutti, LA FARINA INTEGRALE.
L’acquistiamo per poter mangiare tutto quello che in natura un chicco può darci, il problema nasce quando le farine provengono da coltivazioni non biologiche.
I pesticidi e le sostanze di sintesi che vengono usate per le coltivazioni hanno la capacità di depositarsi proprio nelle parti più esterne al chicco, che vanno a comporre la farina integrale, mentre la parte interna ne rimane completamente priva.
Facciamo una scelta per la nostra salute!

Farine integrali biologiche, sane, saporite e salubri.

martedì 8 ottobre 2013

Sale, cibo e salute


Il sale, elemento fondamentale per il buon funzionamento del nostro organismo, dovrebbe essere assunto da un minimo di 3 g ad un massimo di 6 g al giorno (indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità), ma la media pro-capite per noi italiani si aggira intorno a 10 g. Questo fa di noi una popolazione a rischio malattie cardiovascolari, renali, osteoporotiche.
Il sodio presente naturalmente negli alimenti oscilla intorno al 10% di quello assunto giornalmente, mentre il restante 90% è aggiunto durante i processi di trasformazione artigianale o industriale; per questo motivo, dobbiamo privilegiare il consumo di alimenti freschi, a scapito di quelli preparati o conservati industrialmente.

Il contenuto di sodio negli alimenti è rilevabile dalle etichette, sono considerati molto salati i cibi che contengono 0,5 g di sodio o più ogni 100 g di prodotto. I prodotti che contengono le più alte percentuali di sodio sono: snack salati, insaccati, formaggi e preparazione industriali.

venerdì 4 ottobre 2013

L'olio di Palma

Spesso ci si imbatte in questa dicitura, leggendo le etichette alimentari, oppure viene celato dietro il nome “olio vegetale", che senza specifiche, potrebbe nascondere proprio quest'olio.
Nel 2007, con 28 milioni di tonnellate di produzione globale, era il secondo olio commestibile più prodotto, dopo l’olio di soia.
Il Consiglio Superiore della Sanità Belga si è pronunciato a suo sfavore, raccomandando di limitarne l'impiego e l'assunzione. Non si tratta di un obiettivo semplice, poichè l'olio di palma è il grasso vegetale più utilizzato dall'industria alimentare. Sotto accusa è il suo elevato contenuto di specifici acidi grassi saturi in grado di provocare la formazione di pericolose placche sulle pareti delle arterie (colesterolemizzante).



L'industria alimentare lo utilizza per la produzione di margarine, creme spalmabili, merendine, crackers, biscotti, grissini e prodotti da forno dolci e salati in generale.
Lo preferisce ad altri oli poiché si tratta di un prodotto versatile e a basso costo. 
Purtroppo, la presenza di olio di palma negli alimenti confezionati non sempre è verificabile. L'ingrediente si nasconde di solito dietro le diciture "oli vegetali" e "grassi vegetali". Per etichette alimentari più trasparenti, dovremo pazientare fino all'anno prossimo.
Da dicembre 2014, l'industria alimentare sarà obbligata ad indicare in etichetta l’origine e la tipologia degli oli utilizzati, secondo le nuove normative europee.